Artista / Autore |
Marco Tirelli | |||
Titolo |
Marco Tirelli | |||
Testi di |
Barbara Rose | |||
Descrizione |
Il volume di supporto all’installazione Teatro della Memoria al Padiglione Italia della Biennale di Venezia del 2013 propone un chiaro riferimento alla ben nota tradizione rinascimentale di dispositivo mnemonico. «Un’altra ispirazione per il Teatro della Memoria di Tirelli, ,come dice Barbara Rose nel suo testo, è lo studiolo del Rinascimento che conteneva molti oggetti curiosi, collocati in compartimenti illusionistici nella struttura a griglia». È un aspetto piuttosto singolare e inedito dell’arte di Marco Tirelli (1956) e lo potremmo definire «un artista visionario poiché sembra, fin dall’inizio della sua carriera, aver seguito un sentiero specifico, senza deviazioni o né esitazione che lo ha portato a dove è oggi». «La complessa installazione per la Biennale di Venezia 2013 è costituita da una moltitudine di disegni e di piccole maquette tridimensionali per la scultura e l’architettura legati all’immaginario dei disegni. Le opere su carta che coprono tutte e quattro le pareti, dal pavimento al soffitto, includono immagini geometriche, ma sono molto più varie e personalmente espressive dei suoi dipinti. È come se, consentendoci di penetrare in questo spazio racchiuso, intimo e personale, l’artista ci invitasse a esaminare il contenuto della sua immaginazione». Il libro anche dal punto di vista estetico e formale ricorda il diario, lo sketchbook sul quale l’artista annota idee, schizzi, suggestioni e immagini. La singolare legatura del volume, senza una cucitura vera e propria ma tenuto insieme da semplice spago, e le pagine di varie dimensioni piegate e ripiegate su se stesse sottolineano ulteriomente quest’idea di notes sul quale Tirelli fissa le proprie emozioni visive e si pone in dialogo con gli artisti del passato. | |||
Lingua |
Italiano e inglese | |||
Anno Formato N. pag. |
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ISBN Prezzo |
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